In realtà continuo a pensarlo, che parlo l’inglese molto bene. Del resto lo penso già a partire da qualche anno, visto che è da parecchio che riesco a parlare in maniera fluente su tutto quello che mi passa per la mente.
Però ci sono ancora degli errori, che sono il mio tallone d’Achille. Il tempo passa e io continuo a scoprire nuove imperfezioni.
Per esempio la pronuncia della h, come qualcuno mi ha fatto notare qualche mese fa: semplicemente la ignoravo. Per dire arm e harm usavo praticamente lo stesso suono. Notato l’errore, questo dovrei ora averlo finito di correggere un po’ in tutte le parole.
Poi ci sono le insidie storiche che continuo a portarmi dietro, apparentemente invincibili. Mi hanno fatto notare, sempre recentemente, che uso in modo interscambiabile beach e bitch… per non parlare del mio atavico nemico: shit al posto di sheet!