2 a 1 all’Inghilterra. Il fatto che i nomi dei giocatori di mezza nazionale italiana mi fossero completamente sconosciuti è la prova definitiva del mio ormai radicato disinteresse per il calcio. Bella partita ieri, ma l’Italia mi pare deboluccia questa volta. Ciò non toglie la possibilità che con una serie di botte di culo possa arrivare fino in fondo, anzi, dico che andrà proprio così.
Ci sono interessanti differenze tra Roma e Barcellona, e forse ci farò un post sopra. A Barcellona la gente mi sembra mediamente più amichevole, sorridente e felice. Però mi sembra pure che ci siano parecchi ladri qua e là: a me per esempio hanno rubato una bicicletta (posata davanti alla vetrina della banca mentre ritiravo contante, con annesso inseguimento -fallito- del mariuolo che pedalava velocissimo). E in metro ho assistito almeno 2-3 volte (che in proporzione al tempo che passo a Barcellona è un bel numero) a tentati furti in metro. Di questi furti in metro però mi è piaciuto il contrasto tra le forze del male (gli stronzi che rubano) e le forze del bene. Le forze del bene sarebbero quelli che quando vedono che stanno rubando a qualcun altro gridano, avvisano chi sta per essere scippato e indicano i ladri. Ieri per esempio un’amica autoctona si è accorta di un furto mentre camminavamo (io come sempre non m’ero accorto di nulla): ha gridato immediatamente e ha fatto allontanare un ragazzo che con una faccia di bronzo stava per tirare fuori il portafogli dalla borsa di una turista. Mi piace questo spirito di difendersi l’uno con l’altro!
Stanotte ha fatto un temporale rumorosissimo: tuoni, pioggia a dirotto. Mi ha praticamente tenuto sveglio. E mentre ero lì sul letto mi chiedevo come sarebbe il mondo se le percentuali tempo sereno – tempo brutto fossero invertite. Cioè se sulla Terra la quasi totalità del tempo ci fosse un violento temporale, e poi di tanto in tanto, ogni tot giorni uscisse il sole. Atmosfera curiosa, e decisamente umida.
Ho mangiato in un ristorante giapponese l’altro giorno e, come sempre in questi posti per me ad alto fattore di rischio, ho optato per qualcosa che sembrava sicuro: quella che credevo una tartina di riso con tonno e avogado. Il piatto che si è presentato mi ha lasciato un po’ contrariato, visto che il tonno era tutto in pezzetti e CRUDO (il che me lo potevo pure aspettare). Ho comunque deciso di mangiare lo stesso, in effetti il sapore non era male. Il problema è che poi mi sono accorto che tra i pezzi di tonno avevo mandato giù una bella dose di caviale. E quello si che mi fa vomitare. Non potevate scrivercelo sul menù che ci stavano uova di pesce eh? Blea.
E ora che penso al pesce e al Giappone, chissà in che stato starà Fukushima? Ci sarà ancora il nulla e la non-vita intorno? Da brividi pensarci. Quelle uova che ho mandato giù sarebbero diventate pesci a tre occhi?