Se è vero quanto si dice, che il responsabile del deragliamento è un macchinista che andava ben oltre il limite di velocità previsto, allora io faccio la seguente considerazione.
Non si possono mettere le vite di centinaia e migliaia di passeggeri, su un treno, una nave, un aereo, in mano a un uomo. La responsabilità, quando succedono grossi disastri come questo del treno di Santiago, così come fu per la Costa Concordia, non si può solo scaricare sul capotreno, o sul capitano della nave. Che magari è un imbecille mostruoso, abbastanza da vantarsi su Facebook delle foto in cui mostra che guida un treno a velocità folle, o da fare “inchini” davanti l’isola del Giglio come fece Schettino, ma è proprio che non ce lo dovevano mettere in quella posizione, da poter influire così tanto sul percorso del treno o sulla rotta della nave.
Questi treni, queste navi, questi aerei, che prevedono la responsabilità di trasportare così tante persone, vanno guidati dai computer, dai satelliti, da un sistema centrale, da macchinari preimpostati e strettamente monitorati da una sala di controllo. Devono avere percorsi e velocità prestabilite, procedure standardizzate, completamente decise da un programma del computer. Il capotreno o capitano di nave deve stare in cabina di comando e solamente assicurarsi che il computer funzioni. Non deve poter fare altro. Non sta né in cielo né in terra che abbia il potere, se gli gira la cricca, di fare le corse sulle rotaie o le piroette tra gli scogli.
E’ per questo che quando successe il disastro della Concordia mi indignai vedendo che tutta la responsabilità veniva addossata unicamente a Schettino (senza che i media facessero il dovuto culo alla Costa Crociere), così come mi indigno adesso vedendo che i media già si sono precipitati a fucilare il macchinista, senza chiedersi perché ancora vadano in giro dei treni nella cui cabina di comando c’è una levetta, e un cretino basta che la tiri per generare un macello.