Tra le mie migliori fonti di ilarità in rete ci sono sicuramente loro: i pervertiti di YouTube. Il sito vieta la pornografia, ma chiude un occhio su alcuni contenuti soft, dove i nostri amici arrapati si riversano in massa.
Un classico ritrovo sono gli spezzoni televisivi in cui appaiono ballerine, veline, opinioniste, gnocche. Tali video sono spesso caricati da altri pervertiti e si identificano facilmente dai titoli. La formula tipica è nomevittima+scollatura o nomevittima+coscepazzesche. A volte già il nome del canale fa capire la nicchia di mercato a cui punta. Per esempio: tettonechannel. Continue reading