I soliti idioti

Ne avevo sentito parlare, ma solo ieri li ho visti per la prima volta. E devo dire che si, come molti li ho trovati parecchio divertenti. Mi è piaciuto soprattutto lo sketch della ministra rossa (Brambilla?) che fa la conferenza stampa con la sborrata sulla guancia.

Però, a costo di apparire competitivo, vorrei precisare che con gli amici avevo già ipotizzato robe dello stesso livello, anche peggio. Noi ci eravamo buttati più sull’accademico:

  • il professore universitario che durante l’esame ti fa un cazziatone, pieno di boria, perché non hai studiato. Tu rimani atterrito a fissarlo, perché mentre ti cazzia Continue reading

Un po’ di sano trash

Alcune considerazioni sulla puntata dell’Isola Dei Famosi di ieri, che ho visto quasi interamente.

Otelma è uno spettacolo. Quando scopri che fa parte del cast prima dell’inizio dell’edizione ti aspetti che “si, vabbè sarà pure il mago Otelma, ma quando andrà sull’isola diventerà moscio e insignificante come tanti altri“.

Ma de che. E’ proprio come speravi che fosse!

Usa vocaboli astrusi. E’ sciroccato vero (non come Maglioglio, comunque apprezzabile, Continue reading

Scossa!

Che c’è nella mente di un uomo che usa la sua intelligenza giorno dopo giorno (dopo giorno, dopo giorno, dopo giorno) per inebetire le masse? Che ripete quotidianamente le stesse parole, gli stessi finti rituali, riuscendo sempre e comunque a non comunicare assolutamente alcun contenuto? Niente di buono.

Carlo Conti, ovvero come avere a disposizione grandi mezzi (salute, intelligenza, carisma) e usarli per servire il male: rincoglionire i telespettatori.

Dilbert docet

Dilbert ha assolutamente ragione su una cosa (tra le tante):

In ufficio il modo migliore per sembrare affaccendati è essere incavolati

Il consulente davanti a me scruta il pc con un’aria cattivissima, eppure sono quasi sicuro che stia giocando a Tetris. O magari sta solo cercando di ipnotizzare lo schermo.

Due domande su Roma

I fiorai aperti di notte Ma perché? A ogni ora poi. Ci passi davanti tornando da una serata alle 2-3-4, strade deserte, e loro sono lì belli aperti. Non ho mai visto nessuno avvicinarcisi, non è che ci sia questo traffico di fidanzatini che comprano rose a quell’ora. Non trovo proprio spiegazioni.

I parcheggiatori in doppia fila Abitudine da terzo mondo che a Roma è in gran voga. Mettono la macchina in doppia fila e vanno a fare compere. Si aspettano che chi rimane bloccato si metta a strombazzare il clacson quando deve uscire. Rompendo cosi le palle a tutto il vicinato. Ma che cacchio di abitudine è? L’altra sera uno ha bloccato la mia di auto, e uscito dal negozio a seguito della strombazzata ha pure esibito un sorriso orgoglioso: ho fatto subito eh! Ma va a cagare.