Non ci tengo in modo particolare agli auguri di compleanno, dopotutto è proprio un giorno come tutti gli altri. Però i pochi arrivati nel corso della giornata di oggi mi avevano un po’ colpito. E poi sono arrivati, tutti insieme, tutti quelli che volevo, tutti in questa serata. E ora sono qui con a piagnucolare davanti al computer, dopo aver ricevuto alcuni messaggi che mi hanno veramente commosso. E mi rendo conto, oltre al fatto che da un po’ piango con la frequenza di una donna isterica in menopausa, che sono fortunato e che ho una famiglia e degli amici che mi vogliono bene.
Che ho imparato in tutti questi anni? Un sacco di cose, sono cambiato tantissimo e molto velocemente, ho studiato e mi sono allenato per diventare sempre più intelligente, più furbo, più tuttologo. Il tuttologo che spiega sempre agli altri come devono fare le cose. E si, sono orgoglioso di tante conquiste fatte e sicuro di tante posizioni prese, ma mentre piango qui mi rendo conto che ci sono ancora un sacco di cose di cui non capisco veramente, ma veramente un cazzo. E tante altre conquiste che vorrei fare, così pazze che le so solo io, così difficili che mi fa piangere il pensiero che potrei non farcela.
Comunque, ci tenevo a scrivere che penso di essere felice. E penso che la vita è bella. Anzi… una figata in effetti. Mi auto-regalo questa frase di Harry Browne (che mi farà piangere ancora di più a ogni lettura):
“I don’t advise being careless or sloppy. I do advise that you hold fast to your
beliefs and act in the best way you know how – but then forgive yourself whenever
you fail to measure up to your standards. You will never be perfect. But you can be free and happy. I hope you make it.“